venerdì 25 ottobre 2013
lunedì 14 ottobre 2013
Lab Prog II A AA 13/14 Programma Generale
Multi_SIZE Workshop
Laboratorio integrato di
architettura e design sul riuso della infrastruttura ferroviaria alla Marina
Grande di Arenzano.
Massimiliano Giberti Alessandro Valenti
Obiettivi (e risultati di apprendimento previsti)
Come sta reagendo il nostro territorio alla esigenza di
trasformazione dei sistemi infrastrutturali obsoleti che ne hanno determinato
l’immagine a partire dai primi decenni del secolo scorso? Quali strategie di
riuso o di riassetto della propria struttura metteranno in campo le città del
futuro? In una situazione di generale emergenza ambientale è pensabile che i
sistemi urbani possano ancora crescere, dilatando i propri confini?
Nella nostra epoca, caratterizzata da una
forte regressione economica e parallelamente da una nuova imminente emergenza
sociale, l’idea che sia possibile riusare il patrimonio costruito esistente si
sta facendo largo tra le giovani generazioni di progettisti.
Le parole d’ordine sono: limitare il
consumo di suolo, operare interventi a basso costo e a scarso contenuto tecnologico
che favoriscano forme di uso alternative e interscambiabili, sfruttare al
massimo le capacità di ognuno di noi di inventare il proprio spazio di azione all’interno
di un manufatto architettonico, senza modificarne necessariamente la struttura.
Sembra delinearsi un orientamento che ha reso labile la divisione
tra differenti aree disciplinari: la cosiddetta Architettura e il campo degli
Interni. Il fenomeno ha a che fare da una parte con la necessità di intervenire
sulle strutture esistenti e dall’altra con la disponibilità di procedure
riconducibili a parole quali: instabilità, provvisorietà, smontabilità,
adattabilità, riciclo. È la ridefinizione del concetto stesso di Interni.
L’aggiornamento riguarda tanto gli oggetti quanto le architetture: due ordini
di grandezze, convenzionalmente distinti, accomunati da sperimentazioni
riconducibili alla sfaccettatura della ricerca contemporanea, soprattutto in
fatto di tecnologie e materiali. All’insegna della leggerezza e della mobilità.
Con una nuova materialità, affidata a cartone, plastica, legno, tessuto.
Il Laboratorio Multi_SIZE ha come obiettivo l’apprendimento e la
sperimentazione di tecniche di riuso e riattivazione di un sistema
infrastrutturale esistente, collocato nel territorio costiero di Arenzano (GE).
Queste procedure spazieranno dalla scala territoriale a quella del macrodesign,
attraverso quattro esercitazioni che avranno come parole chiave concetti come
multiscalarità e interdisciplinarità.
Ogni studente si confronterà con un
sistema territoriale complesso, nel quale le componenti del paesaggio
naturalistico, dell’infrastruttura e del patrimonio residenziale denso si
combinano in modo articolato e non convenzionale.
Contenuti e articolazioni del corso
Contenuti e articolazioni del corso
Il Laboratorio integrato Multi_SIZE, è articolato in due fasi: la prima, chiamata Strategie,
copre il periodo del primo semestre ed è incentrata sulla individuazione di
modelli operativi che spaziano dalla scala del territorio a quella
dell’architettura; la seconda, chiamata Operazioni, copre il periodo del
secondo semestre e si occupa di concretizzare alcune delle ipotesi precedentemente
sviluppate, attraverso la progettazione di oggetti che oscillano tra la scala
del macro design e quella della micro architettura.
01.
Strategia:
COLONIZZARE . Periodo ottobre-novembre.
Definizione:
COLONIZZAZIONE. Uso di uno spazio nel quale coesistono
contemporaneamente altre forme di uso legate a programmi funzionali anche
diversi. Presuppone la presenza di un organismo architettonico ospitante nel
quale si possano attivare azioni parassitarie di colonizzazione temporanea o
permanente.
La Colonizzazione coinvolge lo
spazio ospitante a differenti livelli: sfruttandone i sistemi strutturali e
distributivi senza modificarli, operando una ibridazione degli elementi
costituivi per generare un nuovo spazio, inserendo una serie di nuovi elementi architettonici
nello spazio ospitante che ne modifichino la percezione e le modalità d’uso. La
Colonizzazione prevede l’appropriazione di uno spazio attraverso l’uso di
strumenti e metodologie diversi da quelli che ne hanno indirizzato il progetto.
La modificazione dello spazio è conseguenza della reazione ad un agente esterno
che provoca una serie di cambiamenti negli elementi che lo costituiscono: la
struttura, le connessioni, le dimensioni.
Svolgimento:
La prima esercitazione ha come obiettivo il ridisegno di un tratto di costa del
litorale di Arenzano (GE) occupato da una infrastruttura ferroviaria dismessa.
La colonizzazione di un’ex galleria, oggi adibita a passeggiata ciclopedonale e
delle porzioni di territorio che con questa interagiscono avverrà seguendo tre
logiche differenti ma complementari e sovrapponibili. Ogni studente potrà
utilizzare come strumento di colonizzazione un diverso sistema: il sistema del
PAESAGGIO, il sistema degli OGGETTI architettonici, il sistema dei corpi in
MOVIMENTO.
02.
Strategia:
RIUSARE. Periodo dicembre-gennaio.
Definizione:
RIUSO. Sostituzione di una serie di azioni e funzioni precedentemente
attive in un determinato spazio, con altre prevalentemente differenti. Il Riuso
di uno spazio concepito per altre esigenze implica una forma di adattamento e
ricodificazione dello spazio stesso che può portare alla sua completa
trasformazione.
Se le architetture concepite solo
cento anni fa prevedevano una sostanziale immortalità dell’edificio stesso ed
una invariabilità nel tempo dell’uso che ne sarebbe stato fatto, questo oggi
non è più pensabile.
Molte architetture contemporanee
cambiano programma funzionale mentre sono ancora in costruzione; la vita media
di un edificio si attesta sulla soglia dei trent’anni, ciò significa che ogni
spazio architettonico progettato oggi deve già prevedere intrinsecamente la possibilità
del suo riuso.
Svolgimento:
La seconda esercitazione è focalizzata sulla individuazione di un programma di
uso che sia in grado di riattivare l’area di progetto. Verrà redatto un bando
di gara che simuli un concorso di progettazione, per il quale saranno forniti
ad ogni studente dati dimensionali e richieste funzionali che dovranno trovare
una loro destinazione nel sito. Ogni programma sarà caratterizzato da una
diversa declinazione della vocazione principale per l’area che sarà quella
turistica.
03.
Operazione: DIMENSIONARE. Periodo marzo-aprile.
Svolgimento:
La terza esercitazione ha come obiettivo la progettazione di una serie di
oggetti architettonici che assolvano al ruolo di organizzare e dare forma
compiuta al programma funzionale definito per l’area. Saranno determinanti le
modalità di aggregazione e gerarchizzazione di ogni elemento, il loro
dimensionamento e le relazioni che verranno a stabilirsi con l’infrastruttura
preesistente. Il risultato sarà il disegno in scala 1:100 del sistema
architettonico nel suo complesso.
04.
Operazione:
Trasformare. Periodo maggio-giugno.
Svolgimento:
La quarta esercitazione è finalizzata alla progettazione di micro dispositivi
spaziali che interagiranno con le architetture sviluppate nei precedenti
esercizi. L’obiettivo è quello di approdare al progetto degli interni di
un’unità di dimensioni contenute mettendo insieme la scala dell’architettura
con quella del design. Con una particolare attenzione agli arredi e a chi li
usa, e alle rinnovate relazioni dell’architettura con il corpo e il movimento. Dal
punto di vista teorico verrà ripercorsa la strada che dall’existenzminimum
dell’architettura moderna è approdata alle case mobili e di emergenza di quella
contemporanea passando per il binomio di abito-abitazione. Questi oggetti funzioneranno come sistemi di organizzazione
dello spazio interno ma potranno anche espandersi all’esterno, modificando le
relazioni tra le diverse architetture e l’infrastruttura esistente. I
dispositivi saranno dettagliati fino alla scala 1:20 e dovranno rispondere a un
preciso programma funzionale. Senza trascurare il controllo della luce,
il ruolo del colore, le prestazioni dei materiali, l’ergonomia delle forme e la
sostenibilità dell’insieme.
Bibliografia
Il laboratorio è strutturato intorno a due testi la cui conoscenza è fondamentale per lo svolgimento delle esercitazioni e la comprensione delle lezioni teoriche:
M. Giberti, Piccolo manuale d’uso per
l’architettura contemporanea, 22 Publishing, Milano, 2013
A. Valenti, Case disperatamente
contemporanee, 22 Publishing, Milano, 2013
Vengono inoltre consigliati i seguenti
testi, la cui conoscenza dovrebbe costituire la base di qualsiasi esercizio
progettuale :
Architettura:
-
Le Corbusier, Verso un’architettura, edizione italiana a cura di Pier Luigi
Cerri, Pier Luigi Nicolin, Longanesi, Milano, 1984
-
Perec Georges, Specie di Spazi, Bollati Boringhieri, Torino, 1989, ed originale
Espèces d’espaces, Galilée, Paris, 1974
-
Herman Hertzberger, Lezioni di architettura, edizione italiana a cura di
Michele Furnari, Roma, edizioni Laterza, 1996
- Rem Koolhaas,
Delirious New York, London, 1978
-
Aldo Rossi, L’architettura della città, Milano, Città studi, 1995
-
Colin Rowe, La matematica della villa ideale e altri scritti, Bologna,
Zanichelli, 1990
-
Van Berkel Ben, Move, NAI, Rotterdam, 1998
-
Robert Venturi, Complessità e contraddizione nell’architettura, Bari, Dedalo,
1984
-
R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’umanesimo, To, Einaudi,
1964
Design:
- AA.VV, Design una storia italiana,
Milano 2011
- Bergamasco Porzia, Croci Valentina,
Design in Italia. (L’esperienza del quotidiano), Milano 2010
- Branzi Andrea, Introduzione al design
italiano. Una modernità incompleta, Milano 1999
- Robertazzi Silvia, Valenti Alessandro,
Storie di Cucina, in AA.VV. Design, una Storia Italiana, Milano 2011,
pp.260-285
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