lunedì 14 ottobre 2013

Lab Prog II A AA 13/14 Programma Generale


Multi_SIZE Workshop
Laboratorio integrato di architettura e design sul riuso della infrastruttura ferroviaria alla Marina Grande di Arenzano.

Massimiliano Giberti Alessandro Valenti

Obiettivi (e risultati di apprendimento previsti)
Come sta reagendo il nostro territorio alla esigenza di trasformazione dei sistemi infrastrutturali obsoleti che ne hanno determinato l’immagine a partire dai primi decenni del secolo scorso? Quali strategie di riuso o di riassetto della propria struttura metteranno in campo le città del futuro? In una situazione di generale emergenza ambientale è pensabile che i sistemi urbani possano ancora crescere, dilatando i propri confini?
Nella nostra epoca, caratterizzata da una forte regressione economica e parallelamente da una nuova imminente emergenza sociale, l’idea che sia possibile riusare il patrimonio costruito esistente si sta facendo largo tra le giovani generazioni di progettisti.
Le parole d’ordine sono: limitare il consumo di suolo, operare interventi a basso costo e a scarso contenuto tecnologico che favoriscano forme di uso alternative e interscambiabili, sfruttare al massimo le capacità di ognuno di noi di inventare il proprio spazio di azione all’interno di un manufatto architettonico, senza modificarne necessariamente la struttura.

Sembra delinearsi un orientamento che ha reso labile la divisione tra differenti aree disciplinari: la cosiddetta Architettura e il campo degli Interni. Il fenomeno ha a che fare da una parte con la necessità di intervenire sulle strutture esistenti e dall’altra con la disponibilità di procedure riconducibili a parole quali: instabilità, provvisorietà, smontabilità, adattabilità, riciclo. È la ridefinizione del concetto stesso di Interni. L’aggiornamento riguarda tanto gli oggetti quanto le architetture: due ordini di grandezze, convenzionalmente distinti, accomunati da sperimentazioni riconducibili alla sfaccettatura della ricerca contemporanea, soprattutto in fatto di tecnologie e materiali. All’insegna della leggerezza e della mobilità. Con una nuova materialità, affidata a cartone, plastica, legno, tessuto.

Il Laboratorio Multi_SIZE ha come obiettivo l’apprendimento e la sperimentazione di tecniche di riuso e riattivazione di un sistema infrastrutturale esistente, collocato nel territorio costiero di Arenzano (GE). Queste procedure spazieranno dalla scala territoriale a quella del macrodesign, attraverso quattro esercitazioni che avranno come parole chiave concetti come multiscalarità e interdisciplinarità.
Ogni studente si confronterà con un sistema territoriale complesso, nel quale le componenti del paesaggio naturalistico, dell’infrastruttura e del patrimonio residenziale denso si combinano in modo articolato e non convenzionale.

Contenuti e articolazioni del corso
Il Laboratorio integrato Multi_SIZE, è articolato in due fasi: la prima, chiamata Strategie, copre il periodo del primo semestre ed è incentrata sulla individuazione di modelli operativi che spaziano dalla scala del territorio a quella dell’architettura; la seconda, chiamata Operazioni, copre il periodo del secondo semestre e si occupa di concretizzare alcune delle ipotesi precedentemente sviluppate, attraverso la progettazione di oggetti che oscillano tra la scala del macro design e quella della micro architettura.
01.   Strategia: COLONIZZARE . Periodo ottobre-novembre.
Definizione: COLONIZZAZIONE. Uso di uno spazio nel quale coesistono contemporaneamente altre forme di uso legate a programmi funzionali anche diversi. Presuppone la presenza di un organismo architettonico ospitante nel quale si possano attivare azioni parassitarie di colonizzazione temporanea o permanente.
La Colonizzazione coinvolge lo spazio ospitante a differenti livelli: sfruttandone i sistemi strutturali e distributivi senza modificarli, operando una ibridazione degli elementi costituivi per generare un nuovo spazio, inserendo una serie di nuovi elementi architettonici nello spazio ospitante che ne modifichino la percezione e le modalità d’uso. La Colonizzazione prevede l’appropriazione di uno spazio attraverso l’uso di strumenti e metodologie diversi da quelli che ne hanno indirizzato il progetto. La modificazione dello spazio è conseguenza della reazione ad un agente esterno che provoca una serie di cambiamenti negli elementi che lo costituiscono: la struttura, le connessioni, le dimensioni.
Svolgimento: La prima esercitazione ha come obiettivo il ridisegno di un tratto di costa del litorale di Arenzano (GE) occupato da una infrastruttura ferroviaria dismessa. La colonizzazione di un’ex galleria, oggi adibita a passeggiata ciclopedonale e delle porzioni di territorio che con questa interagiscono avverrà seguendo tre logiche differenti ma complementari e sovrapponibili. Ogni studente potrà utilizzare come strumento di colonizzazione un diverso sistema: il sistema del PAESAGGIO, il sistema degli OGGETTI architettonici, il sistema dei corpi in MOVIMENTO.
02.   Strategia: RIUSARE. Periodo dicembre-gennaio.
Definizione: RIUSO. Sostituzione di una serie di azioni e funzioni precedentemente attive in un determinato spazio, con altre prevalentemente differenti. Il Riuso di uno spazio concepito per altre esigenze implica una forma di adattamento e ricodificazione dello spazio stesso che può portare alla sua completa trasformazione.
Se le architetture concepite solo cento anni fa prevedevano una sostanziale immortalità dell’edificio stesso ed una invariabilità nel tempo dell’uso che ne sarebbe stato fatto, questo oggi non è più pensabile.
Molte architetture contemporanee cambiano programma funzionale mentre sono ancora in costruzione; la vita media di un edificio si attesta sulla soglia dei trent’anni, ciò significa che ogni spazio architettonico progettato oggi deve già prevedere intrinsecamente la possibilità del suo riuso.
Svolgimento: La seconda esercitazione è focalizzata sulla individuazione di un programma di uso che sia in grado di riattivare l’area di progetto. Verrà redatto un bando di gara che simuli un concorso di progettazione, per il quale saranno forniti ad ogni studente dati dimensionali e richieste funzionali che dovranno trovare una loro destinazione nel sito. Ogni programma sarà caratterizzato da una diversa declinazione della vocazione principale per l’area che sarà quella turistica.
03.   Operazione:  DIMENSIONARE. Periodo marzo-aprile.
Svolgimento: La terza esercitazione ha come obiettivo la progettazione di una serie di oggetti architettonici che assolvano al ruolo di organizzare e dare forma compiuta al programma funzionale definito per l’area. Saranno determinanti le modalità di aggregazione e gerarchizzazione di ogni elemento, il loro dimensionamento e le relazioni che verranno a stabilirsi con l’infrastruttura preesistente. Il risultato sarà il disegno in scala 1:100 del sistema architettonico nel suo complesso.
04.   Operazione: Trasformare. Periodo maggio-giugno.
Svolgimento: La quarta esercitazione è finalizzata alla progettazione di micro dispositivi spaziali che interagiranno con le architetture sviluppate nei precedenti esercizi. L’obiettivo è quello di approdare al progetto degli interni di un’unità di dimensioni contenute mettendo insieme la scala dell’architettura con quella del design. Con una particolare attenzione agli arredi e a chi li usa, e alle rinnovate relazioni dell’architettura con il corpo e il movimento. Dal punto di vista teorico verrà ripercorsa la strada che dall’existenzminimum dell’architettura moderna è approdata alle case mobili e di emergenza di quella contemporanea passando per il binomio di abito-abitazione. Questi oggetti funzioneranno come sistemi di organizzazione dello spazio interno ma potranno anche espandersi all’esterno, modificando le relazioni tra le diverse architetture e l’infrastruttura esistente. I dispositivi saranno dettagliati fino alla scala 1:20 e dovranno rispondere a un preciso programma funzionale. Senza trascurare il controllo della luce, il ruolo del colore, le prestazioni dei materiali, l’ergonomia delle forme e la sostenibilità dell’insieme.




Bibliografia
Il laboratorio è strutturato intorno a due testi la cui conoscenza è fondamentale per lo svolgimento delle esercitazioni e la comprensione delle lezioni teoriche:
M. Giberti, Piccolo manuale d’uso per l’architettura contemporanea, 22 Publishing, Milano, 2013
A. Valenti, Case disperatamente contemporanee, 22 Publishing, Milano, 2013
Vengono inoltre consigliati i seguenti testi, la cui conoscenza dovrebbe costituire la base di qualsiasi esercizio progettuale :
Architettura:
- Le Corbusier, Verso un’architettura, edizione italiana a cura di Pier Luigi Cerri, Pier Luigi Nicolin, Longanesi, Milano, 1984
- Perec Georges, Specie di Spazi, Bollati Boringhieri, Torino, 1989, ed originale Espèces d’espaces, Galilée, Paris, 1974
- Herman Hertzberger, Lezioni di architettura, edizione italiana a cura di Michele Furnari, Roma, edizioni Laterza, 1996
- Rem Koolhaas, Delirious New York, London, 1978
- Aldo Rossi, L’architettura della città, Milano, Città studi, 1995
- Colin Rowe, La matematica della villa ideale e altri scritti, Bologna, Zanichelli, 1990
- Van Berkel Ben, Move, NAI, Rotterdam, 1998
- Robert Venturi, Complessità e contraddizione nell’architettura, Bari, Dedalo, 1984
- R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’umanesimo, To, Einaudi, 1964
Design:
- AA.VV, Design una storia italiana, Milano 2011
- Bergamasco Porzia, Croci Valentina, Design in Italia. (L’esperienza del quotidiano), Milano 2010
- Branzi Andrea, Introduzione al design italiano. Una modernità incompleta, Milano 1999
- Robertazzi Silvia, Valenti Alessandro, Storie di Cucina, in AA.VV. Design, una Storia Italiana, Milano 2011, pp.260-285