Esercitazione 02
L’ obiettivo dell’esercitazione è la progettazione di un
edificio residenziale a carattere collettivo, partendo dallo studio della
cellula abitativa. Il progetto dell’abitazione diventa un processo capace di
innescare azioni che cambiano gli spazi collettivi. Il programma funzionale, attraverso
il quale si caratterizza le residenza, verrà definito in base alle variabili
scelte per delineare i possibili occupanti della casa. I sistemi di
aggregazione delle cellule abitative andranno a definire gli spazi relazionali.
La versatilità e flessibilità dell’insediamento saranno definite attraverso le
modalità di appropriazione degli spazi intermedi, previsti dal progetto delle
articolazioni spaziali, dai movimenti e dalle evoluzioni delle famiglie che lo
abitano. Le aree collettive saranno adattabili ai differenti occupanti che si
succedono negli spazi abitativi e permeabili ai loro cambiamenti programmatici.
L’esercitazione sarà scandita in tre parti: una prima
parte di definizione della committenza, ovvero degli utilizzatori dello spazio,
suddivisi in tre tipologie: A, B e C. Le seconda parte definirà la cellula
abitativa. Le tre tipologie di cellula abitativa saranno progettate a seconda
delle caratteristiche dei tre tipi di occupanti definiti attraverso variabili.
La terza parte costituisce il processo di aggregazione
delle cellule abitative contemplando le possibilità di appropriazione degli
spazi collettivi e i cambiamenti programmatici dovuti ai cambiamenti degli
individui occupanti.
1. Le tre tipologie di occupanti; A, B e C, saranno
definite secondo le seguenti variabili:
. Numero di
occupanti dell’abitazione > da 2 a 8 ;
. Rapporto di
convivenza: famigliare > coppia sposata;
famigliare > coppia con figli e/o altri
parenti;
trasferisti > studenti;
trasferisti > lavoratori;
sub affitto.
. Attività svolte in casa;
. Attività
svolte fuori casa;
. Tempo di
permanenza fuori di casa.
2. Lo spazio abitativo sarà diviso in volume costruito
> 200 mc (contenente uno spazio libero funzionante come area verde | spazio
di relazione, spazio distributivo, oppure come spazio per l’autocostruzione di
nuovo volume abitativo) e volume costruibile > 60 mc ( contenente la cellula
abitativa).
3. Le modalità di aggregazione della terza parte saranno:
a stecca, multipiano o a patio.
La seconda
parte dovrà sviluppare un programma funzionale per la
definizione della cellula abitativa secondo i seguenti parametri:
Volume di 60
mc;
Spazi di
servizio;
Spazi di
lavoro;
Spazi per la
zona notte;
Verrà posta
particolare attenzione a:
distribuzione,
spazi di servizio,
di lavoro e della zona notte,
modalità di
fruizione da parte dei residenti.
Per la terza
parte si dovrà sviluppare un blocco edilizio con schemi distributivi definiti
dove verranno progettati:
accessi e
distribuzioni;
spazi
privati, semiprivati e collettivi;
spazi di
occupazione;
modalità di
fruizione di spazi privati, collettivi e di occupazione da parte dei residenti
delle tipologie A, B e C.
Il
progetto si concentra sulla singola abitazione per ognuna delle tre tipologie e
sulle possibilie aggregazioni di queste al fine di definire l’abitazione
collettiva.
lettura critica
1. ricerca materiale edifici collettivi, social housing,
case per studenti
(piante, sezioni, prospetti, inserimento urbanistico, immagini…)
2. schemi esplicativi del programma
insediativo in seguito all’individuazione delle variabili di definizione degli
occupanti A, B e C.
3.
schemi esplicativi dei sistemi di aggregazione delle cellule abitative e
definizione degli spazi di relazione e delle modalità di occupazione.
progetto
1.
strategia e schemi della cellula abitativa con i volumi così distribuiti:
_200 mc libero con potenzialità distributive e
relazionali
_ 60 mc di cellula abitativa
2.
modello di studio spazio abitativo
3. strategia, obiettivi e schemi del complesso di
aggregazione delle cellule abitative.
4. modello di studio del complesso delle cellule
abitative aggregate e degli spazi di relazione.
5. realizzazione
modello e disegni di studio in scala opportuna del progetto
Per ogni progetto verrà prodotto un manifesto in formato
A3 (42x29,7 cm.) che riporti il titolo ed il programma funzionale, piante e
sezioni ed una o più immagini che riproducano il nuovo spazio collettivo.
Le tecniche per la realizzazione del manifesto sono
libere, dal collage al fotomontaggio, al modello tridimensionale fotografato.
Il manifesto dovrà essere riprodotto in formato digitale
e verrà proiettato in aula durante la presentazione dei lavori in forma
pubblica. Le immagini devono categoricamente essere 42 x 29,7 cm. a 120 dpi in
estensione jpg.
BIBLIOGRAFIA
1. “Total
Housing – Efficient alternative to sprawl”,
Actar, Barcellona,
2. Verb ,architecture boogazine – Crisis – Actar, Barcellona, 2008
3. Cristopher Alexander – Spazio di relazione e spazio privato –
Il Saggiatore , Milano , 1968
4. Provost M. Dorman E. Vastiphout W. –
Wimby! Welcome to my back yard! – Nay
Publisher, 2001
5. Ed Van Hinte, Césare Peeren, Jan
Jongert - Superuse – 010Publisher, Rotterdam, 2007
6. Andrea Branzi – Modernità debole e diffusa – Skira, Milano, 2006
Nessun commento:
Posta un commento