LESS AESTHETIC MORE FLEXIBILITY
Elogio della smallness.
Abitare tra
microarchitettura e macrodesign
prof. arch. Alessandro
Valenti
arch. Benedetta Lamberti
arch. Laura Arrighi
D. Perché non l'hai fatto più
grande in modo che incombesse sull'osservatore?
R. Non stavo facendo un monumento.
D. Allora perché non l'hai fatto
più piccolo in modo che lo spettatore potesse vederne la sommità?
R. Non stavo facendo un oggetto
Repliche di Tony Smith a domande
sul suo cubo di acciaio alto sei piedi.
Robert Morris, Notes on Scupture,
1966
Premessa
"...due parole sulla vita che si svolge a bordo
di un piroscafo: per quindici giorni, da Bordeaux a Buenos Aires, sono tagliato
fuori dal resto del mondo, dal mio parrucchiere, dalla mia lavandaia, dal mio
fruttivendolo, dal mio macellaio. Ho aperto i bauli, mi sono sistemato nella
mia casa: sono nei panni di un signore che ha affittato una casetta. Ecco il
mio letto... Ecco l'armadio... Questo armadio potrebbe essere attrezzato
infinitamente meglio; però è molto utile lo stesso. Di fronte, fra i due letti
la scrivania, con tre cassetti molto preziosi; un tappeto di moquette, molto
piacevole per i piedi scalzi (è bello stare a piedi scalzi!). Attraverso una
piccola porta: un grande lavabo, un buon armadio per la biancheria, cassetti
per gli oggetti da toilette, specchi, molti attaccapanni, luce elettrica a
profusione. Attraverso una seconda porta: vasca da bagno, bidet, cesso, doccia
con scolo diretto dell'acqua a terra. Ho un telefono a portata di mano, dal
letto e dalla scrivania. E tutto qui. Dimensioni: 3 m x 3,25 m per la camera.
Tutto compreso: 5,25 m X 3 m = 15,75 mq. Ricordiamoci la cifra. Un uomo è
felice, realizza tutte le funzioni della vita domestica, dorme, si lava, scrive,
legge, riceve gli amici in 15 mq.
Le Corbusier, conferenza a Buenos Aires, 10 ottobre 1929
Obiettivi
Extra Small. Da questo aggettivo, inteso come
parametro per la produzione di idee e esperienze nel campo dell’interior
design, prende il via il corso di Progettazione degli Interni. Con la volontà
di intraprendere un percorso collettivo che consenta, attraverso la taglia mini,
di approdare al progetto degli interni di un’unità di dimensioni contenute
mettendo insieme la scala dell’architettura con quella del design. Alla smallness
si farà riferimento non soltanto come spazio abitativo minimo ma come banco di
prova su cui sperimentare logiche utilizzabili, più in generale, per il
progetto degli interni. Con una particolare attenzione agli arredi e a chi li
usa. E alle rinnovate relazioni dell’architettura con il corpo e il movimento
(degli abitanti, degli arredi e delle case stesse). Ripercorrendo la strada che
dalle sperimentazioni dell’architettura moderna è approdata alle casa mobili e di emergenza di quella
contemporanea. Senza trascurare il controllo della luce, il ruolo del colore, le
prestazioni dei materiali, l’ergonomia delle forme e la sostenibilità
dell’insieme.
Contenuti
Sembra delinearsi nel panorama dell’architettura
contemporanea un orientamento che ha reso labile l’efficacia delle linee di
confine tra le differenti aree disciplinari: la cosiddetta Architettura e il
campo degli Interni. Il fenomeno ha a che fare da una parte con la necessità di
intervenire sulle architetture esistenti e dall’altra con la disponibilità di nuove
procedure compositive riconducibili a parole quali: instabilità, provvisorietà,
smontabilità, adattabilità, riciclo. È la ridefinizione del concetto stesso di
Interni, in sintonia con la propensione degli individui contemporanei verso
soluzioni versatili e interattive; lontane dai rigidi principi stabiliti dagli
ingegneri dell’efficienza dell’era moderna. L’aggiornamento riguarda tanto gli
oggetti quanto gli spazi abitabili: due ordini di grandezze, convenzionalmente
distinti nel passato, accomunati oggi da sperimentazioni riconducibili alla
sfaccettatura della ricerca contemporanea, soprattutto in fatto di tecnologie e
materiali. All’insegna della leggerezza e della mobilità. Caratteristica della
contemporaneità; con tutto quello che ne consegue, compresa la trasportabilità
delle cose e il loro consumo. E il passaggio veloce dalla ideazione alla
realizzazione.
Con la materialità affidata a lamiera, cartone,
plastica, legno, tessuto: materiali ritenuti effimeri; Dentro e fuori le case.
Tra micro-architettura e macro-design.
Articolazione
Sondare la produzione di architetture
minime realizzate negli ultimi anni, individuare e decodificarne le differenze
con le case manifesto dei Maestri della Contemporaneità, offrire in tempo reale
una lettura della loro trasformabilità, estendibile per successive derivazioni
all’Architettura degli Interni, costituiranno le premesse teoriche del corso,
organizzato intrecciando il momento dell’apprendimento con quello
dell’elaborazione progettuale e integrando le comunicazioni ex-cathedra con esemplificazioni
metodologiche riguardanti il lavoro finale: un procedimento compositivo
dilatato che vedrà studenti e docenza impegnati in una continua verifica di
tipo dialettico dei temi, generali e particolari, affrontati ai fini dello
svolgimento e approfondimento del progetto. All’architettura extra small sarà
applicata una lettura trasversale che ne rintracci le origini nella storia
recente dell’Architettura. La casa minima, e la sua organizzazione dello spazio
interno, saranno affrontate indagando l’abitazione come oggetto di transito
dalla casa moderna alla casa contemporanea individuandone invenzioni e
innovazioni. Successivamente si sposterà l’attenzione verso le procedure
espressive. In particolare: la forma come risultato di una serie di possibili
azioni nello spazio e sulla materia. La casa, infine, verrà esplorata
affrontando la questione della scala ibridando la dimensione dell’architettura
con quella del design, ripercorrendo le tappe fondamentali della storia
delle stanze domestiche.
Organizzazione
La didattica del corso verrà articolata intorno allo
svolgimento graduale del tema centrale: alla progettazione di micro dispositivi
spaziali. Di volta in volta, attraverso lezioni frontali, verranno fornite
indicazioni, e riferimenti bibliografici. Il lavoro sarà strutturato attraverso
una serie di scadenze che corrisponderanno ad altrettante consegne di materiali
parziali degli elaborati d’esame. Il confronto avverrà attraverso presentazioni
collettive e discussioni in aula.
Modalità d'esame
La prova si articolerà in 2 fasi. La prima prevede la
discussione dell’elaborato di progetto relativo all’esercizio assegnato dalla
docenza corredato di modello in scala adeguata. L’esercizio si baserà sul disegno
degli interni di un’unità abitativa contaminando la scala del design con quella
dell’architettura arrivando alla definizione di una sorta di arredo abitabile
capace di contenere le funzioni minime di un’abitazione. L’intervento, della superficie massima di 45 mq. sarà
l’occasione per sperimentare i meccanismi compositivi dell’Architettura degli
Interni. La seconda fase prevede il superamento di una prova orale. Gli
argomenti d’esame saranno quelli trattati durante le lezioni e contenuti nella
bibliografia del corso.
Selezione bibliografica
I testi riportati di seguito riguardano gli aspetti
teorici del corso. Durante il semestre verranno fornite di volta in volta,
relativamente agli argomenti trattati, specifiche indicazioni su autori,
magazine, designer, movimenti.
Testi base:
Design
AA.VV, Design una storia
italiana, Milano 2011
Bergamasco
Porzia, Croci Valentina, Design in Italia. (L’esperienza del quotidiano), Milano 2010
Branzi Andrea, Introduzione al design italiano. Una modernità
incompleta, Milano 1999
Robertazzi
Silvia, Valenti Alessandro, Storie di Cucina, in AA.VV. Design, una Storia Italiana, Milano 2011,
pp.260-285
Valenti
Alessandro, Case
disperatamente contemporanee. La Trasformazione dello spazio domestico, Milano
2012
Architettura
Le Corbusier, Verso un’architettura, Milano 1966 (a cura di
Cerri Pierluigi e Nicolin Pierluigi) [titolo
originale: Vers une Architecture, Paris 1923]
Koolhaas Rem, S.M.L.XL., New
York 1995
Testi consigliati
Frisa Maria Luisa,
Lupano Mario, Tonchi Stefano, Total Living, Firenze
2002
Greenfield Susan, Gente di domani, Roma 2005 [titolo originale: Tomorrow’s People, 2003]
Siti Web
Marzo 2014