giovedì 7 marzo 2013

conferenza arenzano 6 aprile 2013



Cercare casa, sentirsi a casa, tornare a casa, scappare da casa, chiudersi in casa: tutte espressioni attraverso le quali descriviamo momenti diversi della nostra vita. La casa non è solo un luogo fisico, ma soprattutto uno spazio emozionale che cresce e cambia insieme a chi la abita. Mai come oggi la dimensione privata ha rappresentato così fortemente il carattere, le aspirazioni ed il ruolo sociale di un individuo: in altre parole siamo la casa cha abitiamo. Nell’arco degli ultimi 20 anni il concetto di abitare ha perso le connotazioni sociali e collettive che lo hanno caratterizzato storicamente per acquisirne altre legate alla individualità di chi aspira a possedere il proprio spazio privato e ad esserne rappresentato: dalla casa per tutti si è arrivati ad una casa per ciascuno. In questo scenario apparentemente governato dalle logiche di mercato, sta emergendo un nuovo approccio che nasce spontaneamente da piccoli gruppi di persone, che rimettono al centro delle loro priorità concetti ormai abbandonati da troppo tempo: condivisione, partecipazione e rapporti di vicinato, mutuo scambio, socialità. Si tratta di cohousing e autocostruzione: forme di abitazione collettiva che combinano in modo nuovo l’autonomia della residenza privata con i vantaggi di spazi e risorse condivisi. Qualità, rispetto dell’ambiente ed integrazione sociale; tutto a costi di costruzione e di gestione contenuti. Nato in nord Europa, il cohousing è un modello abitativo che risponde all’allargamento della fascia di quanti non trovano risposta nell’attuale offerta di alloggi sociali, e che cercano soluzioni alternative alle classiche residenze per appartamenti di libero mercato. Sono nuclei familiari allargati, giovani coppie con bambini, lavoratori pendolari, pensionati, che si ritrovano a condividere alcuni spazi comuni, come lavanderie, sale studio, laboratori, giardini, kindergarden, sperimentando una nuova forma di convivenza. Obiettivo del convegno è quello di inquadrare in modo semplice e chiaro il fenomeno, fornendo informazioni e dati su quanto sta accadendo in Europa ed in Italia, dal punto di vista, normativo, imprenditoriale e sociale. Un primo passo, quindi, verso la definizione di un kit operativo per il cohousing che consenta alle amministrazioni pubbliche di dotarsi di una strumentazione utile e chiara che possa integrarsi con la normativa urbanistica vigente e a quanti vogliano realizzare con le proprie mani la casa del loro futuro, di consultare un piccolo manuale operativo che li conduca passo dopo passo verso questa esperienza.


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